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Per quanto possa sembrare assurdo, la pratica della sauna e quella del bagno invernale sono molto vicine tra loro, anche se per i puristi del bagno invernale, la sauna dopo un tuffo nell’acqua ghiacciata non è strettamente necessaria.
La pratica di immergersi in acqua fredda durante l’inverno, può essere considerata da molti troppo estrema, illogica ed addirittura pericolosa. In realtà, per quanto non sia propriamente piacevole ed allettante, porta al corpo una marea di benefici tangibili fin da subito e sperimentabili da chiunque. Non vi parlerò dal punto di vista scientifico, se non altro perchè non sono un medico, ma se vorrete approfondire il discorso, troverete decine di articoli scientifici che confermano i benefici del bagno invernale.
Il rapido raffreddamento a condizioni estreme, porta il corpo a produrre immediatamente calore; dopo un breve restringimento a causa del calo di temperatura, i vasi sanguigni si dilatano. Questo accelera e stabilizza la circolazione sanguinea che viene certamente migliorata. Inoltre, una volta usciti dall’acqua e superata la prima fase critica, il corpo viene inondato da un calore e da una sensazione di benessere generale, che si protrae addirittura per giorni. La resistenza al freddo è certemente migliorata, si respira meglio e si ha davvero la sensazione di essere più leggeri, fisicamente e mentalmente. Infatti, un altro beneficio che ho notato praticando il bagno invernale è che non solo il corpo, ma anche la mente ne trae giovamento: anche dopo molte pratiche, il fatto di immergermi nell’acqua ghiacciata è tuttora un qualcosa di difficile e certamente preferirei starmene a casa al caldino, ma spingersi a farlo ed uscire dalla “zona di confort” aiuta certamente anche a migliorare la nostra determinazione e sicurezza.
Quindi provate, immergetevi piano piano, prima per pochi secondi, poi man mano potrete aumentare ed alzare l’asticella, rimanendo in acqua anche per diversi minuti. Il segreto è tutto nella concentrazione, nella voglia di sopportare il freddo e nel focalizzarsi sulla respirazione lenta.
Alcuni trucchi appresi da chi sperimenta questa pratica da anni, sono quelli di coprire piedi e mani con scarpette e guanti in neoprene (tipo muta da sub) e dotarsi di un cappellino (ci si immerge fino al collo, non di più); sono piccoli dettagli che però credetemi fanno la differenza, soprattutto quando c’è da camminare sul ghiaccio.
Per ultimo, se ne avete la possibilità, correte in sauna, riscaldatevi per bene, rilassatevi e se vi va ripetete il bagno invernale!!!